15.2.12

Laboratorio - Tema: la METAMORFOSI

'Non Sono Che L'anima Di Un Pesce Con Le Ali, Volato Via Dal Mare Per Annusare Le Stelle, 

Difficile Non È Nuotare Contro La Corrente, 

Ma Salire Nel Cielo E Non Trovarci Niente” 

Lindbergh – I. Fossati

°°°O°°°
Giorni fa parlando con alcuni di voi ho detto che stavo pensando al tema da proporre per la stesura del  prossimo racconto nell’ambito  del nostro Laboratorio.
Ho preso in considerazione una lista di possibilità ( per esempio i temi del travestimento , dello sdoppiamento , dell’inganno , della magia , dell’equivoco ) e sono arrivato a concludere che il tema della metamorfosi fosse il più suggestivo fra tutti quelli che sarei stato in grado di proporvi.

Si tratta di uno dei temi ricorrenti della storia della letteratura mondiale e appartiene ormai all’immaginario collettivo la vicenda del Signor Gregor Samsa che una mattina, svegliandosi , scopre di essersi trasformato in uno schifosissimo insetto.
Rappresentazioni di metamorfosi , prima che in Kafka , sono presenti nell’opera di grandi autori quali Ovidio, Apuleio, Dante, Petrarca, Shakespeare. Oltre che per la letteratura il tema è stato fonte di ispirazione per l’arte figurativa in generale . In particolare ha riguardato pittori del livello di Tiziano , Bosch , Max Ernst , Magritte , Dalì. 

Nel proporvi questa nuova fatica letteraria ho in mente , l’idea di una metamorfosi per così dire -fisica - piuttosto che psicologica. Per intenderci. Una metamorfosi psicologica può essere rappresentata dagli sdoppiamenti di personalità descritti ne “ Lo strano caso del Dr Jekill e Mr Hyde” di Stevenson mentre una metamorfosi fisica è quella subita da Dafne , la ninfa che nelle Metamorfosi di Ovidio vede trasformata la propria sostanza da umana in vegetale . Questo ovviamente non esclude che una metamorfosi “fisica” possa originare una metamorfosi “psicologica”, come avviene nel già citato caso del signor Gregor Samsa . Quello che però conta è che il prodigio sia il punto di partenza da cui prende piede l’intero impianto narrativo. Personalmente mi piacerebbe che le storie destinate al nostro racconto avessero un’ambientazione urbana e l’ epoca storica fosse più o meno la nostra.

In quanto ai personaggi vorrei che condividessero le nostre stesse nevrosi , leggessero i nostri stessi giornali e avessero a disposizione le nostre stesse trasmissioni televisive. Prima di cimentarvi nell’impresa vi invito a soffermarvi sulla mirabile capacità di Ovidio di presentarci l’assurdo , attraverso la precisa e nitida rappresentazione dei particolari , in termini di verosimiglianza tali da confondere il lettore. La stesso risultato è raggiunto nel racconto kafkiano dove però le implicazioni di ordine psicologico rendono particolarmente suggestivo e attraente lo sviluppo della trama attraverso l’incontro/scontro dell’orrore rivelato con la rassicurante dimensione quotidiana della famiglia e dell’abitazione domestica. Scorrete le immagini di alcuni dipinti di Magritte e di Dalì e riflettete sull’ipotesi di una realtà che è e non è allo stesso tempo. E che comunque ci è celata. Forse la ragione per cui la metamorfosi è un tema tanto ricorrente nella storia di ogni genere artistico è che dentro ognuno di noi in continuazione avviene una trasformazione. Dalla prima che è la nascita ( da dove veniamo ? cosa eravamo prima di trasformarci in quello che conosciamo?) a quelle che avvengono ogni istante nel nostro organismo fino all’ultima. Quella più misteriosa e più terribile. E sulla quale non smettiamo di interrogarci.
Per ora tutto qua. Niente più che uno spunto per un'esercitazione prima del nostro prossimo incontro di gennaio.

Gianfranco Chironi.

2 commenti:

  1. Il tema è impegnativo. Mi piacciono le sfide. Ci vediamo tra un anno. Ciao a tutti.
    Luisella Sa

    RispondiElimina
  2. Gioco letterario interessante, nonchè faticoso, ma è un modo per guardarsi dentro, un viaggio dentro se stessi. Proverò a cimentarmi nell'impresa.

    Laura Niolu

    RispondiElimina