E’ come viaggiare…
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Illustrazione di Paola Pompili |
si può scegliere tra i russi,gli inglesi, i francesi, gli americani, gli italiani e tanti altri. Ce n'è per tutti: romantici che amano bazzicare i vicoli bui di Parigi, militari che disertano, donne che meditano il suicidio, persino clown più credibili dei politici. Ci si può intrattenere con un vecchio che ha combattuto per mare, o con un avventuroso pezzo di legno avanzato a un tavolo, a un cavaliere errante, a un partigiano alla macchia.
Si può scegliere di vestire abiti sontuosi per partecipare a feste in cui è d’obbligo parlare di strategie militari, o d’amore, con la stessa convinzione. Se si riesce a vincere la paura dell’ignoto, avventurarsi sulle strade d’America, con mezzi di fortuna e senza meta. Ma se il mondo non ci piacesse, ci sono alberi che possono ospitarci, anche tutta la vita. Cosa guidi la nostra scelta non ha importanza, essa, la scelta, è sempre condizionata dalla fantasia, a sua volta dall’esigenza, dallo stato d’animo, dalla cultura, dal gusto estetico, dalla curiosità, dal sentito dire.
Vien voglia di seguire il coniglio, lo stesso che si nascondeva e che cercavamo da bambini, se non fosse che ormai ne conosciamo le tane come le nostre tasche. I nuovi arrivati stanno lì, in prima fila, con i loro abiti moderni ed essenziali. I loro nomi, spesso sconosciuti e pronunciati male ci portano in terre sante e disgraziate, che forse i nostri piedi non calpesteranno mai, ma ci arriveremo lo stesso, attraverso questa porta. Ci sono uomini che hanno scelto la ribellione, altri che hanno taciuto ma che hanno comunque meritato la gloria. C’è l’accusato di un delitto a lui sconosciuto, vorremmo tanto difenderlo, ma lui è furbo, si trasforma in un grottesco essere, non per fuggire ma per arrivare a noi attraverso l’invenzione, e ci raggiunge sempre. Bisogna entrare piano qui, senza fretta, senza riserve, predisposti all’ascolto. Se siamo fortunati incontriamo un nuovo personaggio, di cui ancora non sappiamo nulla, che ci farà compagnia per qualche ora, forse per un’intera notte, e quando ci lascerà, ci dispiacerà. Ma, qualche anno dopo ci chiamerà dal ripiano della nostra libreria, e basterà soffiare via la polvere e aprirlo per tornare a vivere insieme la stessa avventura, cominciata per caso, in libreria.
Lella Pintus
Illustrazione di Paola Pompili
Illustrazione di Paola Pompili
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